Chiara Bonzano
👁️ Domande Frequenti (F.A.Q.)
Le risposte ai tuoi dubbi
Che differenza c’è tra gradi e diottrie?
In oculistica, i “gradi” si riferiscono all’asse di orientamento della correzione per l’astigmatismo.
Le diottrie, invece, sono l’unità di misura del potere delle lenti che vengono prescritte per migliorare la vista.
La diottria rappresenta l’inverso della distanza focale (in metri):
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una lente da 1 diottria focalizza a 1 metro,
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una da 2 diottrie focalizza a 0,5 metri, e così via.
Un soggetto che vede 10/10 senza lenti è definito emmetrope. Le diottrie riportate nella prescrizione indicano dunque il potere delle lenti necessarie per raggiungere la visione ottimale.

Cosa significa “vedere 10/10”?
Il visus, o acuità visiva, si misura in decimi.
Una persona che vede 10/10 senza correzione ha una vista considerata normale.
Leggere tutte le righe dell’ottotipo (la tabella con lettere o numeri) corrisponde a una visione completa; chi legge solo le prime righe avrà valori inferiori (2/10, 3/10, ecc.).
Un soggetto che vede 10/10 è emmetrope, ma esistono anche individui con acuità visiva superiore (12/10 o 14/10) grazie a una struttura oculare particolarmente efficiente.
Cos’è la presbiopia?
La presbiopia è la difficoltà di mettere a fuoco da vicino che compare fisiologicamente dopo i 40-45 anni.
È dovuta alla perdita di elasticità del cristallino, che riduce la capacità di accomodazione.
I sintomi più comuni sono:
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difficoltà nella lettura;
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sdoppiamento delle lettere;
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bruciore, affaticamento, arrossamento e mal di testa.
Dopo i 40 anni è consigliabile una visita oculistica per valutare la necessità di occhiali da vicino adeguati alle proprie attività (lettura, computer, lavori manuali).
Dopo i 65 anni, la perdita di elasticità può associarsi anche a una precoce cataratta.
Cos’è il Test di Amsler?
Il Test di Amsler serve a valutare lo stato della macula, la parte centrale della retina.
È semplice, rapido e può essere eseguito anche a casa.
Si osserva una griglia quadrettata (10×10 cm) con un punto nero al centro, a circa 30 cm di distanza, coprendo un occhio alla volta.
Se le linee appaiono distorte, ondulate o interrotte, è importante rivolgersi al proprio oculista.
È particolarmente indicato per:
persone con più di 50 anni,
soggetti miopi elevati,
chi presenta drusen o patologie maculari.

Perché la miopia si manifesta spesso nell’adolescenza?
La miopia assile si manifesta quando aumenta la lunghezza antero-posteriore dell’occhio, facendo sì che le immagini si formino davanti alla retina. Durante la crescita, l’occhio tende ad allungarsi, e questo può comportare un peggioramento della miopia.
È importante:
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correggere completamente la miopia;
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eseguire controlli oculistici periodici (ogni 4-6 mesi);
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seguire una dieta ricca di vitamine A, E e C, oppure assumere integratori a base di betacarotene, mirtillo e antocianosidi, se necessario.

Che cos’è la Sindrome di Sjögren e come può colpire gli occhi?
La Sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le ghiandole esocrine che producono lacrime e saliva, determinando secchezza oculare e orale.
A livello oculare si manifesta con:
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bruciore,
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sensazione di corpo estraneo o sabbia negli occhi,
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arrossamento,
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visione fluttuante o offuscata.
La carenza cronica di lacrime causa una sofferenza della superficie oculare, che può portare a infiammazioni, microlesioni corneali e, nei casi più gravi, cheratopatia severa.
La diagnosi viene confermata tramite test specifici (test di Schirmer, break-up time, colorazioni vitali) e analisi immunologiche.
Il trattamento è mirato ad aumentare l’idratazione oculare e ridurre l’infiammazione, con:
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lacrime artificiali o gel lubrificanti,
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colliri antinfiammatori,
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eventuale terapia sistemica immunomodulante nei casi più complessi.
Un follow-up oculistico regolare è fondamentale per proteggere la superficie corneale e preservare la qualità visiva.
Che cos’è la cataratta?
La cataratta è l’opacizzazione progressiva del cristallino, la lente naturale che si trova all’interno dell’occhio e che serve a mettere a fuoco le immagini sulla retina.
Con il passare degli anni, il cristallino perde la sua trasparenza, diventando più rigido e opaco: la visione appare sfocata, offuscata o “velata”, i colori meno brillanti e può comparire una maggiore sensibilità alla luce.
La cataratta è una condizione fisiologica legata all’età, ma può anche comparire più precocemente in seguito a:
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traumi oculari,
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uso prolungato di cortisonici,
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malattie sistemiche (come il diabete),
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predisposizione genetica.
L’unico trattamento efficace è chirurgico: consiste nella rimozione del cristallino opaco e nella sua sostituzione con una lente intraoculare artificiale.
L’intervento, oggi mini-invasivo e indolore, consente un rapido recupero visivo e una qualità di visione spesso superiore a quella precedente.